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Visualizza Versione Completa : Parliamo di ambiente



Madwolf92
01-11-2015, 15:16
Da buon biologo amante dell'ambiente e della biodiversità ma da neofita del marino "domestico" mi piacerebbe parlare di voi sull'impatto che ha il nostro magnifico hobby e sulle strategie che si possono attuare per ridurre tutto ciò. Recentemente ho seguito un corso sulla devastazione che l'uomo provoca sul mare in quanto lo crede infinito (cosa che invece non è) e niente, vorrei sapere cosa ne pensate. Personalmente penso che una buona base sia quella di optare per rocce vive di "seconda mano" pur sempre di qualità e successivamente sarebbe bello scegliere gli animali che si riproducono in cattività (so che è difficile ma si sta iniziando a smuovere qualcosa, vedi gli ocellaris).

Ricky mi
01-11-2015, 17:32
Io ho deciso di non inserire selvatiche...
Cerco il più possibili di scambiare i miei corali con quelli di amici
E nn ho mai buttato una roccia viva.

Dovremmo cercare di migliorare anche sullo spreco d acqua.
E nn comprare quegli animali che sappiamo a priori che nel 90% dei casi morirebbero nelle nostre vasche.

mello85
01-11-2015, 17:46
Lo scambio di coralli è sicuramente un buon metodo per impedire che vengano 'strappati' coralli selvatici dalla natura.
Anche se penso che non ci siano molte altre opzioni applicabili visto che pochissimi pesci marini possono essere riprodotti.

Ma sbaglio o alcuni (o molti non lo so) coralli che compriamo vengono 'allevati' in porzioni di mare direttamente in loco nei paesi tropicali?!? Per tanto non dovrebbe avere un gran impatto sulla natura. O sbaglio?

Madwolf92
01-11-2015, 17:50
Io ho fatto lo stesso con la mia; rocce "usate" e coralli provenienti esclusivamente da talee. Sullo spreco d'acqua ci ho riflettuto anche io ma non saprei come limitarlo mentre per le specie che avrebbero vita breve in vasca sono assolutamente d'accordo; infatti eviterò di introdurre stelle marine perchè ho visto che hanno vita breve in vasca. Ho letto di deserti marini per colpa del prelievo di rocce vive o del kauderni a rischio per colpa nostra... è desolante.

Ricky mi
01-11-2015, 17:50
Mmm per le tale di SPs molli si..vengono coltivate.
Ma lps e selvatiche sono tutti pescati

Madwolf92
01-11-2015, 17:53
Anche se penso che non ci siano molte altre opzioni applicabili visto che pochissimi pesci marini possono essere riprodotti.

sui pesci purtroppo è vero però sarebbe bello valutare bene la specie che si inserisce, se è a rischio o meno e quindi, se fosse a rischio, evitare di prenderla.


Ma sbaglio o alcuni (o molti non lo so) coralli che compriamo vengono 'allevati' in porzioni di mare direttamente in loco nei paesi tropicali?!? Per tanto non dovrebbe avere un gran impatto sulla natura. O sbaglio?

questo non lo so; sarebbe interessante capirlo. Anche perchè si potrebbe optare per la stessa strategia per le rocce vive (ovviamente ragionando su di un investimento a lungo termine).

luca1963
01-11-2015, 23:35
Ma io posso dirvi per l'acqua la faccio prima andare in u. Grosso lavandino e poi la uso per piante nn sarà il massimo ma va bene per il reato anche io ogni tanto prendevi taleine e adesso che dovrò reinserire tutto mi faro aiutare dalla cricca dei bastardi intanto visto che faro il sabato nn prenderò sabbia ma carbonato di calcio

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Jefri
02-11-2015, 00:10
Bellissimo argomento!!! Io opterò per avere quasi esclusivamente coralli da talee o comunque taleabili, pesci che cercherò di riprodurre e riutilizzo sempre l'acqua di scarto dell'osmosi e dei cambi del dolce. Questa acqua va a nutrire un bel po' di piante che tengo in balcone.

Madwolf92
02-11-2015, 00:13
Bellissimo argomento!!! Io opterò per avere quasi esclusivamente coralli da talee o comunque taleabili, pesci che cercherò di riprodurre e riutilizzo sempre l'acqua di scarto dell'osmosi e dei cambi del dolce. Questa acqua va a nutrire un bel po' di piante che tengo in balcone.

Ehhh io queste cose le ho proprio a cuore e continuo a ragionarci su! Anche l'acqua del dolce la usavo per le piante, è un ottimo fertilizzante! Purtroppo però non tutti sono così attenti e soprattutto danno peso ad un argomento del genere...

Jefri
02-11-2015, 00:19
L'acqua del dolce, soprattutto se scarto di vasche con grossi pesci, tira su delle piante pazzesche perché è piena di me@@a!! emoticon-cartoon-013

Io forse sono esagerato, ma andrò a piantare un paio di Alberi in campagna dai nonni per compensare un po' tutto lo spreco di corrente che ho sempre fatto con le vasche. Ed è vero che molti non ci pensano, ma è giusto fare informazione e dare l'esempio. Poi ognuno tira le sue somme.

Namrek
02-11-2015, 00:25
Bravo Madwolf92 un bel post per ricordarci di "riflettere" sul nostro hobby. Per un'acquariofilia consapevole.

Madwolf92
02-11-2015, 00:26
Senza dubbio. L'esempio è importante ma ancora di più lo è la sensibilizzazione... Io ti dico solo che la sera passo in rassegna la casa spegnendo ogni interruttore luminoso!

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Bravo Madwolf92 un bel post per ricordarci di "riflettere" sul nostro hobby. Per un'acquariofilia consapevole.

Grazie :) mi fa piacere che venga apprezzato e che si possa parlare di ciò. È molto importante!

Paolo Piccinelli
02-11-2015, 09:36
Se ne parla da anni.

Ti dico la mia:
Innanzitutto la mia vasca usa solo elettricità prodotta da fotovoltaico, poi non compro selvatiche (almeno di sps) e scambio da sempre talee con amici.
Le rocce vive le riciclo sempre (l'attuale vasca è fatta partendo da rocce morte e/o provenienti da altre vasche) e uso il carbonato di calcio prodotto a Brescia invece della sabbia tropicale.

Il problema per i reef in natura non è dato da qualche corallo prelevato in natura... il problema enorme è che l'habitat dei coralli sta scomparendo a causa di inquinamento, sedimenti fluviali e fognari, riscaldamento globale, aumento dell'acidità dell'acqua.

Per salvare i coralli dobbiamo preservare l'habitat, non ci sono santi.
Se un pescatore delle filippine deve mangiare pesci e granchi per vivere, massacrerà la barriera per procurarseli.
Se un villaggio filippino impara a coltivare talee di coralli e a venderle agli europei, conserverà l'habitat in modo da poter continuare a vendere pesci e coralletti a quei pazzi europei che li pagano a peso d'oro.

Quindi, se gestita in modo intelligente, l'acquariofilia non è solo sostenibile... ma è anche un aiuto concreto all'habvitat naturale.

La stessa cosa avviene in Amazzonia da diversi anni... invece di disboscare per piantare soia, molte tribù indie hanno iniziato a pescare loricaridi e ciclidi rari per l'export acquariofilo.
Siccome i pesci devono arrivare vivi in Europa, la pesca è fatta con metodi non distruttivi e le tribù preservano il loro tratto di fiume intatto per poter continuare a pescare.

Questa è la strada da seguire... purtroppo i paesi di provenienza di pesci e coralli sono ancora quasi tutti in via di sviluppo e i governi faticano ad imporre e far rispettare regole in questo senso.
Ci sono rare eccezioni, tipo i coralli australiani o i pesci delle Hawaii...

Noi come consumatori consapevoli abbiamo il potere... non ci resta che usarlo.

Jefri
02-11-2015, 10:56
Sai che non avevo mai ragionato in questi termini?? Anzi, il must di solito è quello di Non acquistare pesci pescati in natura.

Ma se gli acquariofili alimentano un mercato sano i primi ad avere interesse a salvaguardare l'ambiente naturale sono proprio le popolazioni del posto.

Paolo Piccinelli
02-11-2015, 11:19
Edo, bisogna informarsi prima di comprare... ormai si moltiplicano i marchi di "ecosostenibilità".

Già la provenienza geografica aiuta a capire e a scremare... sicuramente un pesce proveniente dalle Hawaii è più controllato di uno indonesiano.

Madwolf92
02-11-2015, 11:30
Senza dubbio il problema principale dei reef non è l'acquariofilia ma tutto quello che hai citato ma se alla situazione attuale aggiungiamo il prelievo incontrollato si aggiunge la beffa al danno. Io vi cito, nuovamente, il kauderni che attualmente è in pericolo soprattutto per colpa dell'acquariofilia. Informarsi e valutare è la base di tutto ciò che ci riguarda, soprattutto se impatta l'ambiente. Il problema è che secondo me manca la voglia e soprattutto il wild attira molto di più...

terenzio
02-11-2015, 13:18
Dici di informarsi...ma direttamente dal negoziante?
Devono avere la Tracciabilità i pesci?

Namrek
02-11-2015, 13:30
Senza dubbio il problema principale dei reef non è l'acquariofilia ma tutto quello che hai citato ma se alla situazione attuale aggiungiamo il prelievo incontrollato si aggiunge la beffa al danno. Io vi cito, nuovamente, il kauderni che attualmente è in pericolo soprattutto per colpa dell'acquariofilia. Informarsi e valutare è la base di tutto ciò che ci riguarda, soprattutto se impatta l'ambiente. Il problema è che secondo me manca la voglia e soprattutto il wild attira molto di più...

Tranquillo a ripopolare gli oceani di kauderni ci penserà il nostro amico VENTRONI barmy

P.s. Scusate l'OT cowboypistol

VENTRONI
02-11-2015, 13:34
Tranquillo a ripopolare gli oceani di kauderni ci penserà il nostro amico VENTRONI barmy

P.s. Scusate l'OT cowboypistol
Condivido il pensiero di Paolo.

P. S. A giorni, dovrebbero rinascere[emoji106] [emoji106] [emoji106]

Madwolf92
02-11-2015, 14:09
Dici di informarsi...ma direttamente dal negoziante?
Devono avere la Tracciabilità i pesci?

io dei negozianti mi fido davvero poco! Mi informo sul web tramite fonti scientificamente attendibili o quanto meno, valide!

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Condivido il pensiero di Paolo.

P. S. A giorni, dovrebbero rinascere[emoji106] [emoji106] [emoji106]

Grandissimo! :D