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Visualizza Versione Completa : Idea piccolo plantacquario



Jefri
23-04-2014, 18:39
In questo articolo vi spiegherò come allestire passo passo un piccolo plantacquario dai costi di allestimento e manutenzione ridotti. Ho privilegiato l’acquisto della tecnica in modo separato per risparmiare, per poter “spingere” la vegetazione rispetto alle dotazioni di luci standard delle vasche commerciali e, volendo, in ultima, appagare anche il senso estetico. La vasca sarà in solo vetro con plafoniera economica 2x24W appoggiata ai bordi della vasca.

Difficoltà: facile, adatto al primo allestimento.

Economicità: economico.

Dimensione: Vasca in solo vetro con dimensioni approssimative 60x30x35h cm.

Fondo: Si comporrà di uno strato inferiore di fondo fertile + uno strato superiore di ghiaino.

Allestimento: Qualche roccia, anche calcarea, andrà a completare il layout. L’importante è che siano dello stesso materiale.

Valori dell’acqua: Acque di rubinetto con KH~10 e GH~15 vanno bene.


Tecnica:
-Riscaldatore 100 W
-Plafoniera economica 2x24W t5
-Timer per l’accensione programmata delle luci
-Filtro interno, a zainetto o esterno. La cosa importante è che non sia sovradimensionato e che abbia un corso lento dell’acqua per favorire le piante.
-Sfondo nero per il vetro posteriore (da mettere all’esterno di questo)


Piante:

-Echinodorus tricolor (adatta a vasche piccole per le sue dimensioni contenute) x1
-E. tenellus x2
-Pogostemon helferi x2
-Cryptocoryne spp. x5
-Vallisneria spp. x2


Allestimento:

Posizionate la vasca nella sua collocazione finale e controllate che sia a livello. Sono da sconsigliare luoghi troppo vicini a termosifoni, stanze come cucina e luoghi in cui si fuma. Ricordiamoci che la vasca sarà aperta! Una posizione vicino a una finestra, invece, non è da sconsigliare, visto l’alto numero di piante. L’importante è che la vasca non riceva la luce solare diretta, che può far alzare la temperatura della vasca e favorire eccessivamente sviluppi algali. Ovviamente deve essere vicino a una presa di corrente. Si consiglia di far fare una U ai fili, in modo che la parte bassa del filo sia più bassa della presa. Questo farà sì che, se gocce di condensa scivoleranno lungo il cavo, cadranno per terra e non direttamente dentro la presa elettrica.
Possiamo passare ora all’allestimento! Date una lavata solo al ghiaino inerte prima di metterlo in vasca. Uno scolapasta può servire ai nostri scopi.
Fatto questo, stendete uno strato “a ciambella” intorno al bordo di ghiaia per un’altezza di circa 3 cm.
Questo fa sì che non si veda l’antiestetico doppio strato (fertilizzato + ghiaia) e aiuta a preservare dalla luce la parte fertilizzata:

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Fatto questo, inserite al centro il fondo fertile portandolo a livello:

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A questo punto, posizionate solo i sassi che andranno a occupare la zona anteriore, direttamente poggiati sul fondo fertile:

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Aggiungete uno strato uniforme di 2 cm di ghiaia. I sassi anteriori saranno così parzialmente coperti. Posizionate i sassi della zona posteriore e stendete la ghiaia restante solo nella parte posteriore. Così facendo si interreranno parzialmente tutti i sassi dando loro un aspetto più naturale. Quelli posteriori, poi, saranno leggermente elevati rispetto agli anteriori. Dovrebbe essersi venuto a creare un dislivello di qualche centimetro tra la parte anteriore e posteriore per favorire il senso prospettico di profondità. Indicativamente direi almeno 4 cm. L’immagine dovrebbe aiutare a capire:

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Prendete tutte le vostre piante e liberate le loro radici dalla lana di grodan che le avvolge. Successivamente, tagliate il loro terzo inferiore per favorire la radicazione.

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Per le specie più grosse come l’Echinodorus fate un buco con due dita e inseritele in profondità. Stessa cosa ma in scala minore per le Cryptocoryne e la Vallisneria. Fate attenzione con la E. tenellus e il Pogostemon. Quest’ultimo in particolare è veramente molto delicato e sarebbe meglio usare della piccole pinzette per interrarlo.
Questo è uno schema della disposizione delle piante e dei sassi nella vasca:

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Pogostemon helferi
Cryptocoryne spp.
Echinodorus tenellus
Echinodorus tricolor
Vallisneria spp.

Ecco un risultato indicativo di come dovrebbe venire la vasca:

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(Ringrazio l’utente ClaBosUd per la foto.)

Una volta inserite tutte le piante, ponete un piattino da dolci (o comunque di dimensioni contenute) sul fondo. Su di esso verserete l’acqua, evitando così di smuovere il ghiaino. Una volta portata a livello l’acqua, accendete il filtro e la plafoniera (cominciate con 6 ore di fotoperiodo e aumentate gradualmente di ½ ora alla settimana; arriverete così a 8 ore piene dopo 4 settimane, cioè a fine maturazione). Nel filtro (nel vano dei canolicchi) inserite un pizzico di mangime per pesci. Questo favorirà la partenza del ciclo dell’azoto e la maturazione della vasca, che deve necessariamente durare almeno un mese. Non servono attivatori batterici. Passato questo periodo, misurate i valori, in particolare i nitriti NO2. Questi devono necessariamente essere 0, sintomo dell’avvenuta maturazione della vasca. Ora potete inserire i pesci!


Inserimento dei pesci:
Premesso che una vasca così può andare benissimo anche solo come caridinaio per Neocaridina davidi var. Yellow/Red,
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Se lo si desidera si possono inserire anche dei Pseudomugil furcatus. Questi pesci vanno inseriti solo passato un certo periodo (almeno 2-3 mesi) in quanto non amano le luci forti. Nel loro rispetto aspettiamo una crescita folta della vegetazione affinchè possano trovare un giusto habitat.
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(Foto di Peter Macguire, http://www.seriouslyfish.com/species/pseudomugil-furcatus/)


Alimentazione:
-Pseudomugil furcatus: mangime base+mangime vegetale da integrare con del vivo/congelato.
-Neocaridine: il mercato offre un gran numero di mangimi in pastiglie affondanti per i gamberi.


Fertilizzazione:
Un fertilizzante generico a base di ferro va bene. Cominciate a fertilizzare dopo un paio di settimane a 1/5 delle dosi una volta alla settimana, dopo il cambio dell’acqua.


Gestione:
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Lista delle cose da acquistare, costi singoli e totale:
Ho scelto prodotti presenti nei negozi on-line di acquari, preferendo prodotti rinomati e di qualità. Se riuscite a reperire prodotti usati e/o meno blasonati la spesa si abbassa:
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Ale87tv
23-04-2014, 19:06
ALGRANATI sai cosa fare!

ALGRANATI
23-04-2014, 21:23
Preso......non riesco a capire ma spesso mi caricate le foto in maniera sbagliata ........non riesco a capire che cazzo succede ma devo ricaricarle tutte :-(

GeCofreE
24-04-2014, 15:30
ottimo articolo!!

kallestyle
24-04-2014, 17:30
Bravo Jefri ottimo articolo

Inviato dal mio GT-N7100 utilizzando Tapatalk

Mkel77
25-04-2014, 15:31
Ottimo articolo, però nella realizzazione del layout manca un legno protagonista........a mio personalissimo parere ;-)

Ale87tv
25-04-2014, 16:14
eh ma i legni protagonisti se la tirano un sacco, sempre al centro delle scena emoticon-cartoon-022

Mkel77
25-04-2014, 16:19
Eh si... Si montano un po la testa!!!! Ahahah

inviata da S4 mini.....e di mini, c'ho solo il telefono!!!

Jefri
25-04-2014, 21:20
Mkel77, un legno è troppo "personale".. E non ce ne sono due uguali. La cosa è studiata per il neofita più neofita, andiamo sul semplicemsn010

Jellifish
16-06-2014, 21:14
Ho una domanda: tagliare le radici alle piante: perchè?
È consigliato perchè riprendono a far radici alla svelta?
In teoria quando le togli dalla lana, appena prese, una radicetta ogni tanto si spezza comunque.
E a meno che tu non abbia pochi centimetri di fondo a disposizione non è nemmeno tanto scomodo piantare quei 4 cm di radici.

Tu lo consigli? Nom ho mai provato, ma in teoria è lo stesso principio di quando si rinvasano i bonsai..

Ale87tv
16-06-2014, 21:33
perchè togliendo l'apice radicale (a cui spesso si rovinano i peli radicali, per cui sono limitati come assorbimento) viene meno il controllo ormonale di questo e si stimola l'emissioni di radice laterali, e di nuove radici dal colletto :-) si usa praticamente per tutte le piante nei rinvasi

Jefri
17-06-2014, 01:05
Esattamente... In linea di massima le radici più grosse servono al radicamento vero e proprio della pianta, quelle più piccole all'assorbimento dei nutrienti.

Tagliando i 2/3 inferiori se ne aumenta di molto il nuovo radicamento.

Durante i primi tempi (un paio di mesi, circa) le piante cresceranno lentamente o addirittura per nulla. Questo periodo di assestamento fa adattare la vegetazione ed emettere nuove radici. Passato tale periodo, per esperienza personale, si assiste ad una crescita massiccia.
In alcuni casi le piante possono perdere le vecchie foglie o farle marcire. Nulla di preoccupante. Le nuove foglie che spunteranno saranno perfettamente idonee ai valori della vasca in cui le alleviamo!

Simone Pozzati
31-08-2014, 14:49
post interessante :114-41:
sopratutto per quel bel pescetto che non conoscevo. si trova abbastanza in giro?
le piante MI SEMBRA che non siano di un biotopo specifico ma scelte perchè di relativamente semplice mantenimento, giusto?

Jefri
31-08-2014, 15:20
Si trova si:)

Per le piante piante la scelta è stata fatta proprio per la semplicità!