luigi66
18-06-2016, 13:09
Salve a tutti ragazzi, su input di Jefri vi riporto le mie esperienze in merito all'utilizzo dei led.
Innanzitutto mi sembra giusto premettere che non ho le competenze tecniche, per parlarvi di led, di par, di lux e tanto meno di lunghezze d’onda.
In tutta sincerità non so nemmeno quale differenza ci sia di preciso tra par e lux. Tuttavia, già da un po’ di tempo monto sulle mie vasche plafoniere a led e in questo arco di tempo, ho maturato sul campo un po’ di esperienze (sia negative che positive).
Fatta questa premessa vi preciso che parlare di led è difficile perché tra una plafoniera e l’altra può cambiare tutto e ancor più quando parliamo di led appartenenti ad una plafoniera auto costruita. Spesso sento dire “i led non funzionano” o “non sono come i T5”, invece andrebbe detto “quella plafoniera a led non funziona”, che è cosa ben diversa. Personalmente ho un modo un po’ empirico e sicuramente discutibile per affermare se funzioni o meno una plafoniera, la monto sull’acquario e la provo almeno per un anno: solo così riuscirò a capire realmente se funziona senza interessarmi minimamente di tutti quei dati tecnici che, torno a ripetere, non ho nemmeno un’idea precisa di cosa siano, Oddio con questo non voglio dire che conoscere questi dati sia inutile (per cui ben vengano test in questo senso) ma personalmente non lo reputo fondamentale. Quello che scrivo e continuerò a scrivere saranno solo mie impressioni ed esperienze sull’utilizzo nel tempo delle plafoniere a led e come tali consideratele. Ultima premessa: tutte le mie considerazioni e osservazioni sono fatte per la gestione di vasche solitamente abbastanza piantumate e con piante spesso esigenti in fatto di luce e chimica dell’acqua. Vorrei precisare che portare avanti una vasca con illuminazione a led è leggermente più complicato che farlo con un’illuminazione T5 o HQI perché con i led la vasca può subire delle variazioni più veloci e bisogna avere un certo occhio per leggerle. Di conseguenza dovrei dire ai neofiti di iniziare con illuminazione T5 o HQI perché più facili da gestire, ma non è così: ai neofiti l’unico consiglio che mi sento di dare è di cominciare con piante semplici e poco esigenti in fatto di luce, maturata un po’ di esperienza e di conseguenza anche un po’ d’occhio si può iniziare con piante più esigenti. Il messaggio in pratica è questo “ imparare a leggere la vasca e modificare la gestione di conseguenza”. Da quanto sono riuscito a capire in questi anni una vasca non funziona bene perché sopra ci sono montati i led o i T5, ma i buoni risultati sono dati da tutta una serie di fattori uno imprescindibile dall’altro quali luce, filtraggio, valori sempre corretti e corretta gestione ( fertilizzazione) . La mancanza di uno solo di questi elementi pregiudica completamente il risultato finale. Questo per dire che se montate una plafoniera a led e poi non curate tutti gli altri parametri non dite che è colpa dei led.
Dopo questa lunghissima premessa e sperando di non avervi di già annoiato ecco un allestimento che sfrutta una piccola fonte luminosa dotata di led ( Dennerle Nano Power LED 5.0 ).
Premetto che la composizione che ho realizzato ruota principalmente attorno a piante epifite e un grande pezzo di legno, che è stato diciamo il principale punto aureo ( o focale ) dell’acquario.
La vasca è stata allestita in due step differenti in primis ho iniziato a secco con il muschio (Fissidens Fontanus), che ho lasciato per circa 2-3 settimane solo con un breve periodo di luce (circa 3 ore al giorno).
Poi ho aggiunto la Anubis barteri var. nana 'Petite' e la Bolbitis heteroclita 'difformis' ci tengo a dire che l'ultima è una delle mie preferite - piccola, verde scuro che cresce molto lentamente quando si trova completamente sommersa.
In seguito ho aggiunto il resto delle piante - sp Micranthemum Montecarlo 3, un tappeto di Helanthium Tenellum per lo sfondo e alcuni pezzi sul legno, unite con Glossostigma elatinoides.
Ho poi per gradi innalzato il fotoperiodo a circa 10 ore al giorno.
In seguito ho utilizzato Crypthanthus bivittatus, per la punta del legno che ho lasciato volutamente emersa.
Per l’illuminazione ho usato un Dennerle Power LED 5.0 Nano, che ho collocato a ca. 20 cm sopra la superficie dell'acqua.
Prima di immettere l’acqua ho innalzato ulteriormente il fotoperiodo da 10 a 12 ore al giorno e ho notato che il muschio pian pianino ha incominciato a prendere la forma da me desiderata sul legno.
Ho fertilizzato con BioCO2 (JBL Bio 80) avvelendomi di un atomizzatore di CO2 UP Aqua.
La luce come ho detto è una comunissima Dennerle Nano 5.0 LED (ca. 2000 lux a circa 30 profondità cm).
In seguito sono state aggiunte alla composizione 3 Bromelias due sono sul legno (Crypthanthus bivittatus e Guzmania monostachia e una nella parte posteriore (splendens Vrisea) Kokedama.
Substrato: Tropica Aquarium Soil
Filtro: Eheim Mini
Fertilizzazione:
La fertilizzazione in colonna è affidata ad un PMDD composto da Solfato di Potassio, Solfato di Magnesio e microelementi chelati:
B 0,50
Cu 0,50
Fe 4,00
Mg 3,00
Mn 4,00
Mo 0,20
Zn 1,00
Il PMDD è stato in seguito integrato con interventi settimanali di Ferropol JBL per alzare la componente di Ferro chelato, che ora si attesta sui 0,8 mg/litro.
Non ho mai, ne in questa vasca ne nelle precedenti realizzazioni mai utilizzato resine, sali o alghicidi di nessun tipo.
CO2: 20ppm solo fotoperiodo
Conduzione: cambio bisettimanale dell' 30% circa con solo acqua RO + sali.
Valori :
KH 3
GH 8
pH 6.8
CO2 20ppm
NO3- 15-20ppm
PO4 1-2ppm
Fe 0.2-ppm
NO2- 0ppm
NH4 0.5-1ppm
Illuminazione 12h/ die.
Ora vi lascio alle foto..
Innanzitutto mi sembra giusto premettere che non ho le competenze tecniche, per parlarvi di led, di par, di lux e tanto meno di lunghezze d’onda.
In tutta sincerità non so nemmeno quale differenza ci sia di preciso tra par e lux. Tuttavia, già da un po’ di tempo monto sulle mie vasche plafoniere a led e in questo arco di tempo, ho maturato sul campo un po’ di esperienze (sia negative che positive).
Fatta questa premessa vi preciso che parlare di led è difficile perché tra una plafoniera e l’altra può cambiare tutto e ancor più quando parliamo di led appartenenti ad una plafoniera auto costruita. Spesso sento dire “i led non funzionano” o “non sono come i T5”, invece andrebbe detto “quella plafoniera a led non funziona”, che è cosa ben diversa. Personalmente ho un modo un po’ empirico e sicuramente discutibile per affermare se funzioni o meno una plafoniera, la monto sull’acquario e la provo almeno per un anno: solo così riuscirò a capire realmente se funziona senza interessarmi minimamente di tutti quei dati tecnici che, torno a ripetere, non ho nemmeno un’idea precisa di cosa siano, Oddio con questo non voglio dire che conoscere questi dati sia inutile (per cui ben vengano test in questo senso) ma personalmente non lo reputo fondamentale. Quello che scrivo e continuerò a scrivere saranno solo mie impressioni ed esperienze sull’utilizzo nel tempo delle plafoniere a led e come tali consideratele. Ultima premessa: tutte le mie considerazioni e osservazioni sono fatte per la gestione di vasche solitamente abbastanza piantumate e con piante spesso esigenti in fatto di luce e chimica dell’acqua. Vorrei precisare che portare avanti una vasca con illuminazione a led è leggermente più complicato che farlo con un’illuminazione T5 o HQI perché con i led la vasca può subire delle variazioni più veloci e bisogna avere un certo occhio per leggerle. Di conseguenza dovrei dire ai neofiti di iniziare con illuminazione T5 o HQI perché più facili da gestire, ma non è così: ai neofiti l’unico consiglio che mi sento di dare è di cominciare con piante semplici e poco esigenti in fatto di luce, maturata un po’ di esperienza e di conseguenza anche un po’ d’occhio si può iniziare con piante più esigenti. Il messaggio in pratica è questo “ imparare a leggere la vasca e modificare la gestione di conseguenza”. Da quanto sono riuscito a capire in questi anni una vasca non funziona bene perché sopra ci sono montati i led o i T5, ma i buoni risultati sono dati da tutta una serie di fattori uno imprescindibile dall’altro quali luce, filtraggio, valori sempre corretti e corretta gestione ( fertilizzazione) . La mancanza di uno solo di questi elementi pregiudica completamente il risultato finale. Questo per dire che se montate una plafoniera a led e poi non curate tutti gli altri parametri non dite che è colpa dei led.
Dopo questa lunghissima premessa e sperando di non avervi di già annoiato ecco un allestimento che sfrutta una piccola fonte luminosa dotata di led ( Dennerle Nano Power LED 5.0 ).
Premetto che la composizione che ho realizzato ruota principalmente attorno a piante epifite e un grande pezzo di legno, che è stato diciamo il principale punto aureo ( o focale ) dell’acquario.
La vasca è stata allestita in due step differenti in primis ho iniziato a secco con il muschio (Fissidens Fontanus), che ho lasciato per circa 2-3 settimane solo con un breve periodo di luce (circa 3 ore al giorno).
Poi ho aggiunto la Anubis barteri var. nana 'Petite' e la Bolbitis heteroclita 'difformis' ci tengo a dire che l'ultima è una delle mie preferite - piccola, verde scuro che cresce molto lentamente quando si trova completamente sommersa.
In seguito ho aggiunto il resto delle piante - sp Micranthemum Montecarlo 3, un tappeto di Helanthium Tenellum per lo sfondo e alcuni pezzi sul legno, unite con Glossostigma elatinoides.
Ho poi per gradi innalzato il fotoperiodo a circa 10 ore al giorno.
In seguito ho utilizzato Crypthanthus bivittatus, per la punta del legno che ho lasciato volutamente emersa.
Per l’illuminazione ho usato un Dennerle Power LED 5.0 Nano, che ho collocato a ca. 20 cm sopra la superficie dell'acqua.
Prima di immettere l’acqua ho innalzato ulteriormente il fotoperiodo da 10 a 12 ore al giorno e ho notato che il muschio pian pianino ha incominciato a prendere la forma da me desiderata sul legno.
Ho fertilizzato con BioCO2 (JBL Bio 80) avvelendomi di un atomizzatore di CO2 UP Aqua.
La luce come ho detto è una comunissima Dennerle Nano 5.0 LED (ca. 2000 lux a circa 30 profondità cm).
In seguito sono state aggiunte alla composizione 3 Bromelias due sono sul legno (Crypthanthus bivittatus e Guzmania monostachia e una nella parte posteriore (splendens Vrisea) Kokedama.
Substrato: Tropica Aquarium Soil
Filtro: Eheim Mini
Fertilizzazione:
La fertilizzazione in colonna è affidata ad un PMDD composto da Solfato di Potassio, Solfato di Magnesio e microelementi chelati:
B 0,50
Cu 0,50
Fe 4,00
Mg 3,00
Mn 4,00
Mo 0,20
Zn 1,00
Il PMDD è stato in seguito integrato con interventi settimanali di Ferropol JBL per alzare la componente di Ferro chelato, che ora si attesta sui 0,8 mg/litro.
Non ho mai, ne in questa vasca ne nelle precedenti realizzazioni mai utilizzato resine, sali o alghicidi di nessun tipo.
CO2: 20ppm solo fotoperiodo
Conduzione: cambio bisettimanale dell' 30% circa con solo acqua RO + sali.
Valori :
KH 3
GH 8
pH 6.8
CO2 20ppm
NO3- 15-20ppm
PO4 1-2ppm
Fe 0.2-ppm
NO2- 0ppm
NH4 0.5-1ppm
Illuminazione 12h/ die.
Ora vi lascio alle foto..