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Visualizza Versione Completa : Caso studio su Cryptocarion irritans in vasca di soli pesci



Chirurgo_L
27-05-2018, 22:08
Ciao a tutti, apro questo topic per parlare con voi di questo 'caso studio' e ricevere le vostre impressioni in merito.

Supponiamo una vasca di soli pesci, quello che in America viene chiamato il 'fish-only tank' (magari allestendolo e popolandolo con più gusto rispetto agli amici americani, ndr): vasca, sump/filtro, rocce (non necessariamente vive), pesci. Così è composto il nostro acquario.

Nel caso si dovesse verificare un contagio da questo maledetto Cryptocarion irritans si potrebbe iniziare la classica trafila con aglio, vitamine, iodio, olio di melaleuca, H25, acqua ossigenata, ecc. e sperare che si risolva il problema...OPPURE, ed è qui che vorrei il vostro parere sulla fattibilità, si potrebbe abbassare subito la salinità della vasca intorno a 12/14 ppt (1009/1010 densità) per far morire il parassita, con buona pace dei pesci che a questa salinità non solo riescono a stare, ma in caso di malattia avrebbero beneficio perché favoriti nel bilanciamento idrosalino.

Una volta passato un periodo sufficiente per avere la sicurezza che il parassita sia morto, si riporta la salinità gradualmente a valori ottimali.

Questa cosa mi è venuta in mente leggendo da settimane decine e decine di post su questa maledetta malattia. Mi rendo conto che in un acquario di barriera con coralli sia un rimedio impraticabile, ma in questo caso specifico è fattibile?

Aspetto i vostri pareri! msn010

forti
01-08-2018, 00:48
Oramai, sono quasi cinquant'anni che mi dedico a questo hobby e molte volte mi sono ritrovato a dover combattere questi parassiti che con l'odinium rappresentavano le principali cause di morte e fallimento dell'allevamento di pesci tropicali marini, prima del l'avvento di prodotti che contenessero solfato di rame.
Qualche volta sono riuscito a curare la malattia ed altre volte no. Sempre utilizzando il solfato di rame. Altri prodotti, come il blu di metilene, blandamente attivo solo nei confronti del cryptocarion, difficilmente riescono a salvare i pinnuti affetti.

Ho letto diversi articoli in cui si raccomandava di abbassare la densità, ma solo come coadiuvante all'azione del farmaco principale.

Ho imparato che la miglior cura è assolutamente la prevenzione.

Disporre di una vasca di quarantena lo reputo indispensabile.

Inoltre non condivido l'ipotesi secondo la quale i suddetti parassiti siano sempre presenti in casca e si manifestino in particolari condizioni di stress.
Nelle vasche che ho avuto, dopo l'introduzione di pesci opportunamente tenuti in quarantena non ho
mai riscontrato l'insorgenza spontanea della malattia.

Ricky mi
01-08-2018, 10:33
ma si è sicuri che a quella densità il parassita muore?
GROSTIK tu che ne pensi??

GROSTIK
01-08-2018, 17:43
solitamente si alza la temperatura per velocizzare il ciclo del parassita per colpirlo nelle fasi natanti,
per la questione salinità si fanno bagni in acqua di R.O. facendo attenzione a sbalzi di PH per i pesci (causa di stress e quindi immunodepressione).
il vuoto sanitario cioè togliere i pesci dalla vasca in una vasca di soli pesci può essere utile ma bisogna farlo per un periodo sufficiente a eliminare il parassita (anche quelle incistati)

corvo
19-08-2018, 23:27
questo è un video interessante (inglese scritto)

https://youtu.be/m5jEwHIPilg

Che ne pensate?

forti
20-08-2018, 00:14
Quanto riportato nel video è stato già scritto da Frank De Graaf nel suo libro "L'acquario marino tropicale" nel 1974.

Nulla di nuovo.

forti
20-08-2018, 00:37
Se non ricordo male, prima di De Graaf un biologo italiano, di cui, però, non ricordo il nome, riportava che il trattamento della patologia si potesse effettuare solo con solfato di rame, in un libro pubblicato qualche anno prima.
Se ti interessa, effettuo una ricerca tra i libri che ho in cantina.

- - - Aggiornato - - -

Altri trattamenti sono da considerarsi inutili palliativi.

corvo
20-08-2018, 10:15
Se non ricordo male, prima di De Graaf un biologo italiano, di cui, però, non ricordo il nome, riportava che il trattamento della patologia si potesse effettuare solo con solfato di rame, in un libro pubblicato qualche anno prima.
Se ti interessa, effettuo una ricerca tra i libri che ho in cantina.

- - - Aggiornato - - -

Altri trattamenti sono da considerarsi inutili palliativi.

quindi confermi l'efficacia del trattamento? mi sembra tuttavia che la cupramina non si più venduta in Italia... e quindi occorre ricorrere al solfato di rame...
e in merito alla gestione della vasca di quarantena che rimango un po' perplesso dice di fare il cambio del 50% dell'acqua ogni giorno max ogni 2 giorni per evitare sovraccumuli di ammoniaca.... supponenedo una vasca di quarantena nell'ordine di circa 80 litri significherebbe cambiarne 40 litri al giorno o al max ogni 2 gg per ben 8 settimane... sui 1500 litri d'acqua circa images2MSYIAI5

forti
20-08-2018, 15:52
I prodotti a base di rame non vengono più importati. L'ultima volta che ho effettuato un trattamento è stato circa 6 anni fa per un leucosternon che attualmente è ancora in vasca e gode di ottima salute. Mi feci preparare la soluzione da un amico farmacista con l'aggiunta di acido citrico come stabilizzante.
In merito ai cambi d'acqua posso dirti come mi sono sempre comportato. La vasca di quarantena non deve essere troppo grande, una quarantina di litri può bastare. Effettuavo abbondanti cambi, quasi del 100% ogni 48 ore prima di rinnovare la dose del medicinale, fino a completa guarigione che avveniva dopo una decina di giorni. Quindi, dopo l'ultima dose non effettuavo più cambi e tenevo il pescetti in quarantena per un mese circa. Occorreva un buon filtro biologico, lana di person che sostituivo ad ogni cambio d'acqua.
Ovviamente avevo nella vasca principale una buona quantità di lana che utilizzavo per il cambio.

corvo
20-08-2018, 16:10
I prodotti a base di rame non vengono più importati. L'ultima volta che ho effettuato un trattamento è stato circa 6 anni fa per un leucosternon che attualmente è ancora in vasca e gode di ottima salute. Mi feci preparare la soluzione da un amico farmacista con l'aggiunta di acido citrico come stabilizzante.
In merito ai cambi d'acqua posso dirti come mi sono sempre comportato. La vasca di quarantena non deve essere troppo grande, una quarantina di litri può bastare. Effettuavo abbondanti cambi, quasi del 100% ogni 48 ore prima di rinnovare la dose del medicinale, fino a completa guarigione che avveniva dopo una decina di giorni. Quindi, dopo l'ultima dose non effettuavo più cambi e tenevo il pescetti in quarantena per un mese circa. Occorreva un buon filtro biologico, lana di person che sostituivo ad ogni cambio d'acqua.
Ovviamente avevo nella vasca principale una buona quantità di lana che utilizzavo per il cambio.

quindi il solo filtraggio biologico della lana di perleon bastava a trasformare gli inquinanti, ma non mi sono chiare alcune cose:
1. mi sembra di averf capito che hai spostato solo il leucosternon in quarantena per il trattamento ed hai lasciato gli altri pesci nella vasca principale; così facendo non c'è il rischio che il Cryptocarion sia rimasto "attivo" in vasac principale?
2. se ogni volta inserivi nella vasca di quarantena la lana di perleon proveniente dalla vasca principale non c'è il rischio che lil Cryptocarion o le su cisti sia ine esso contenuta nadno nuovamente ad infettare il leucosternon?

forti
20-08-2018, 22:19
Hai ragione, non sono stato molto chiaro.
Il Leuco appena acquistato l'ho messo in quarantena e lì si è manifestata la patologia.

Da tempo in nuovi acquisti, prima di essere introdotti in vasca, li tengo in quarantena.

- - - Aggiornato - - -

Abbiamo una responsabilità importante nel salvaguardare la salute dei nostri ospiti

corvo
22-08-2018, 10:20
Hai ragione, non sono stato molto chiaro.
Il Leuco appena acquistato l'ho messo in quarantena e lì si è manifestata la patologia.

Da tempo in nuovi acquisti, prima di essere introdotti in vasca, li tengo in quarantena.

- - - Aggiornato - - -

Abbiamo una responsabilità importante nel salvaguardare la salute dei nostri ospiti


capisco... solo per avere un'idea le dimensioni della tua vasca di quarantena per il leuco ?

forti
22-08-2018, 16:13
Max 50 Lit. 50x35x35

Janco1979
11-11-2018, 00:39
Una lampada uv può aiutare???

Meo
16-11-2018, 08:26
Si, la UV aiuta ma non risolve. Come già detto l'unica soluzione efficace sono la quarantena preliminare e il trattamento a base di rame.

Il resto purtroppo sono chiacchiere da bar.