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Visualizza Versione Completa : Bivalvi d'acqua dolce: cosa sono e cosa non sono.



Ale87tv
18-07-2014, 21:33
[Articolo] I bivalvi d'acqua dolce (chiamati cozze d'acqua dolce) sono spesso venduti come filtri o sostituti dei filtri.

Essi solitamente appartengono al genere Unio o Anodonta e sono effettivamente classificati come "filtratori". Ma non significa che abbiano la funzione di trasformare l'ammonio in nitrito e poi in nitrato: essi trattengono particelle organiche in sospensione nell'acqua e placton. Elementi che in una vasca domestica (salvo eccezioni, come vasche molto grandi e dense di vegetazione e detrito) non sono presenti in maniera sufficiente a garantirne la vita sul lungo periodo. E un mollusco di quelle dimensioni che muore in una vasca, non sempre è facilmente gestibile.

Inoltre tra i bivalvi vi sono animali che si insabbiano e necessitano di un fondo molle, e possono sradicare le piante con i loro movimenti, mentre altri si fissano al substrato roccioso. Anche nel laghetto, se non adeguatamente ricco di placton è da ponderare il loro inserimento, sia come presenza che come numero.

In commercio si trovano sia specie tropicali che di acqua fredda, queste ultime tollerano meno le alte temperature e non sono quindi adatte alle temperature estive di una vasca.

Quindi occhio, che non è tutto oro quel che luccica, pur rimanendo comunque un bell'animale da allevare!

Aspetti comuni

Animali dal corpo molle, compresso lateralmente e racchiuso da due valve uguali per forma e dimensioni, unite da un robusto legamento dorsale. All’esterno le valve sono solcate da anelli di crescita concentrici che si dipartono da una sporgenza anteriore al legamento chiamata “Umbo”.

La parte interna delle valve è rivestita da uno strato madreperlaceo. Come reazione ad un corpo estraneo a contatto con il mollusco, potenzialmente rappresentato dalla larva di un parassita, il mantello dell’animale può secernere delle concrezioni calcaree e ricoprirlo di madreperla, ottenendo delle perle, che nei Bivalvi dulcacquicoli sono per lo più piccole e di forma irregolare.

La maggior parte del mollusco, sviluppato interno alla conchiglia, è costituito da un complesso apparato branchiale, con branchie pettinate e cigliate che filtrano l’acqua per raccogliere le particelle solide di cibo in sospensione. Quando l’animale è in attività, fra le valve sporgono due tubi carnosi, i sifoni; uno è inalante e l’altro esalante: l’acqua che vi passa attraverso viene utilizzata sia per trarne l'ossigeno per la respirazione che per far entrare le particelle nutrienti.
Il piede appiattito e di forma triangolare, apparentemente simile ad una lingua, viene usato da questi molluschi per infossarsi e per spostarsi sul substrato; spesso il bivalve è provvisto di una ghiandola del bisso, i cui filamenti secerti servono a fissare l’animale ad un substrato rigido.

Riproduzione

In molte specie dopo la fecondazione, dalle uova si sviluppano delle larve, glochidi, che trasportate dalla corrente si agganciano alle code dei pesci.
Trovato un ospite, la larva si incista nella sua pelle o nelle branchie vivendo da parassita, finché, dopo alcune settimane, si trasforma in un piccolissimo bivalve che si stacca dal pesce lasciandosi cadere sul fondo.
I pesci più frequentemente parassitizzati sono i Ciprinidi e i Gasterosteidi. Talvolta invece sono i bivalvi ad ospitare le uova di pesci, come nel caso dell'interazione Unio sp - Rodeo amaro.

Ecologia

vi sono alcune specie che sono sfuggite al controllo e sono diventate invasive, come risulta da uno studio della provincia di Pistoia. Per questo motivo se destinate a un laghetto, è bene scegliere specie presenti in ambienti simili della zona al fine di evitare nuove introduzioni di specie aliene. Analagomente in acquario va posta attenzione a non diffonderle con potature o acqua dei cambi.

Dreissena polymorpha (http://www.reefbastards.it/showthread.php?3196-Dreissena-polymorpha&p=44854#post44854)

Anodonta woodiana (http://www.reefbastards.it/showthread.php?3198-Anodonta-woodiana-(Lea-1834)&p=44867#post44867)

Bibliografia
http://www.aolamagna.it/bivalvi-dacqua-dolce/
http://www.provincia.pistoia.it/AreeProtette/Progetti_Studi/LR56_2000_MolluschiEduliCrostaceiAcquaDolce/MolluschiAlieniProvinciaPistoia.pdf
http://www.naturamediterraneo.com/

Marimarco69
19-07-2014, 00:26
Confermo, tempo fa mi sono state regalate due Unio Pictorum... il nome deriva dal fatto che in antichità, i gusci venivano usate dai pittori per contenere il colore durante l'opera...

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Per l'occasione, mi sono informato un po', sono animali generalmente da lasciare dove sono per i motivi detti da Ale, sradicano le piante al loro passaggio, smontano letteralmente il fondo (immaginatevi di immetterle in un acquario con fondo fertile...:114-21:), e non trovano nutrimenti necessari, pensate che REALMENTE possono "filtrare" fino a 40 litri di acqua all'ora!!! altro punto negativo sono le dimensioni, le mie erano 6/7cm...

Il peggio è che trattengono tutte le sostanze che ingeriscono, ed in caso di morte (certa in vasche normali) le rilasciano di botto, una vera Bomba Ecologica, penso di non sbagliare facendo il paragone con le cozze di Mare... le più "belle" crescono e prosperano in prossimità degli scarichi fognari... quindi per allevare con successo queste bestiole, dovete usare la vasca per usi "diversi" emoticon-cartoon-013

Le mie arrivavano da un corso d'acqua Ligure, (pare che ne abbiano trovate in quantità in un canale di irrigazione che scorre nella mia zona, ma bisogna aspettare che lo svuotino per avere la conferma visiva)... e comunque mi sono morte nel giro di pochi mesi, anche se in Primavera le avevo messe in un mastellone esterno con dei Rossi...

Quindi mi sento di SCONSIGLIARLE vivamente, salvo previa informazione ed allestimento "specifico".:114-58::114-28:

Jefri
19-07-2014, 22:17
Sono animali davvero interessanti secondo me...

Se uno avesse in vasca un'esplosione di alghe verdi, potrebbero essere un gran rimedio!

Ale87tv
20-07-2014, 11:05
il problema è dopo, finite le alghe...

Jefri
20-07-2014, 13:12
Si chiaro che è un discorso che non vale una matita. Ma se un privato che le tiene adeguatamente o un buon negoziante riuscissero a prestarle.... Se ti succede un'invasione di volvox so cazzi... c'è gente che è diventata matta

Ale87tv
20-07-2014, 16:12
oh si! ma in tal caso userei le dafnie, secondo me sono più efficienti..

in caso se avete documenti esteri seri sul loro allevamento, postateli che ne facciamo un articolo!!!

Jefri
20-07-2014, 19:40
Ma se hai pesci le Dafnie durano niente... ;)

grigo
20-07-2014, 20:02
ciao, ieri ho fatto questa foto sul Garda, sono i gusci di alcuni bivalvi che hanno riempito il lago oltre alla Unio sp. che sono originarie. Si tratta di, a partire dall'alto a sinistra: Unio sp. , Corbicula fulminalis, Viviparus viviparus, Dreyssena polymorpha. Lasciate perdere la Viviparus ... 4639

Ale87tv
20-07-2014, 20:28
ottima foto! :-)

una soluzione per allevarle potrebbe essere quella di somministrare mangime fine o in soluzione...

Jefri
20-07-2014, 20:29
O fito... come nel marinoemoticon-00103-cool

grigo
20-07-2014, 21:39
seguo con interesse, vorrei riuscire a tenerle in acquario... Le Dressena sono sopravvissute anche un mese nella mia vasca ma poi niente da fare, sono morte...

Ale87tv
20-07-2014, 22:04
in natura dovrebbero essere poliennali se non sbaglio?

non so quanto valore abbia, perchè l'acqua influisce molto, ma sarebbe da provare a monitorarne il peso durante l'allevamento.. secondo me la chiave è l'alimentazione, trovare qualcosa del diametro adatto oppure sciolto in acqua e che lo possa filtrare.

grigo
21-07-2014, 00:57
Ho letto in giro che in vasche molto mature non dovrebbero avere grandi problemi, ovviamente si parla di vasche di una cerca capienza e con un ridottissimo numero di bivalvi, ricordo una unio per un 120 litri, ho qualcosa del genere... Si potrebbe provare.. Ci sono bivalvi protetti nelle nostre acque?

Ale87tv
21-07-2014, 11:18
non mi pare vengano citati nella legge sulla pesca veneta... anche perchè non hanno utilizzi alimentari...

Meinl
21-07-2014, 12:13
vi dirò, quando ero alle elementari mi ricordo che un amico di mio padre, dipendente delle ferrovie me ne ha portate un secchio(dopo averle recuperate in seguito allo svuotamento di una tratta di fiume), ne misimo alcune nel laghetto e altre nel fosso da irrigazione che passa affianco a casa mia(i cui unici abitanti ora presenti sono i cari clarkii:114-39: ) , nel laghetto sono rimaste molto poco a causa di una completa ristrutturazione, nel fosso hanno invece vissuto per circa un anno, si vedeva anche il mollusco uscire dalla conchiglia, fino a quando in una serie di giornate una sostanza super nociva proveniente da chissa dove ha ucciso centinaia di pesci e organismi acquatici, compresi i molluschi. Purtroppo ero ancora bambino e non sapevo come agire per portarli altrove ,era veramente interessante star a guardare come sbucavano dalla sabbia , alcuni raggiungevano i 20 o piu centimetri

Ale87tv
22-07-2014, 00:04
Peccato sia finita così...

comunque dai che ne facciamo un'articolo! comincio a cercare informazioni!

Ale87tv
22-07-2014, 21:48
aggiunto qualcosa...

si trova poco però del loro allevamento, solamente "filtrano 40 litri ora, tengono l'acqua pulita!" :-(

Ale87tv
06-08-2014, 17:11
aggiunte nuove informazioni!!!

Ale87tv
10-08-2014, 16:35
dato che tutto diventerebbe troppo lungo, ho deciso di dividerlo, in una parte generale e nelle varie parti per ogni specie...