Ricky mi
11-11-2021, 09:34
COME e DOVE!
Durante una conferenza il Prof. Dott. Claudio RICHTER, dell’Istituto Alfred Wegener di Brema, aveva riferito che
il suo gruppo di lavoro stava operando, nell’ambito di un progetto in cooperazione tedesco-giordana, nella riproduzione di Tridacna maxima per
l’acquariologia e per il rafforzamento delle popolazioni decimate nel Mar Rosso.
A questo scopo furono raccolti degli esemplari per esperimenti di coltivazione. Durante tale attività la Dott.ssa Hilly Roa-Quiaoit dell’Università Xavier (Filippine),in quel
momento impiegata presso il Centro di Ecologia Tropicale dell’Università di Brema, ha trovato una tridacna
che, pur presentando caratteristiche simili alle due specie del Mar Rosso Tridacna maxima e T. squamosa, possedeva però in aggiunta anche la peculiarità di un bordo del guscio fortemente seghettato.
Per prima cosa era necessario comprovare l’unicità della nuova specie. Questo avvenne in collaborazione con un genetistamolecolare, il Dott. Marc Kochzius
dell’Università di Brema, che effettuò una analisi genetica dell’albero genealogico.
La nuova specie scoperta, Tridacna Costata, raggiunge una lunghezza di 35 cm. Al contrario delle due specie sorelle T. maxima e T. squamosa, colonizza esclusivamente la piattaforma corallina del suo territorio di diffusione. Questa circostanza ha probabilmente determinato la rarità di questa conchiglia, una volta molto diffusa.
Degli studi hanno dimostrato che circa 125.000 anni fa nella regione esaminata fino all’80 % degli esemplari di tridacna appartenevano alla specie descritta.
La ragione dell’enorme decimazione di questa specie sta sicuramente nel fatto che la sua diffusione in acque
estremamente basse ha reso facile alle persone, già durante i primi periodi di insediamento lungo la costa, la raccolta di questi esemplari a fini alimentari.
...
chissà quando ne vedremo degli esemplari in commercio???
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Durante una conferenza il Prof. Dott. Claudio RICHTER, dell’Istituto Alfred Wegener di Brema, aveva riferito che
il suo gruppo di lavoro stava operando, nell’ambito di un progetto in cooperazione tedesco-giordana, nella riproduzione di Tridacna maxima per
l’acquariologia e per il rafforzamento delle popolazioni decimate nel Mar Rosso.
A questo scopo furono raccolti degli esemplari per esperimenti di coltivazione. Durante tale attività la Dott.ssa Hilly Roa-Quiaoit dell’Università Xavier (Filippine),in quel
momento impiegata presso il Centro di Ecologia Tropicale dell’Università di Brema, ha trovato una tridacna
che, pur presentando caratteristiche simili alle due specie del Mar Rosso Tridacna maxima e T. squamosa, possedeva però in aggiunta anche la peculiarità di un bordo del guscio fortemente seghettato.
Per prima cosa era necessario comprovare l’unicità della nuova specie. Questo avvenne in collaborazione con un genetistamolecolare, il Dott. Marc Kochzius
dell’Università di Brema, che effettuò una analisi genetica dell’albero genealogico.
La nuova specie scoperta, Tridacna Costata, raggiunge una lunghezza di 35 cm. Al contrario delle due specie sorelle T. maxima e T. squamosa, colonizza esclusivamente la piattaforma corallina del suo territorio di diffusione. Questa circostanza ha probabilmente determinato la rarità di questa conchiglia, una volta molto diffusa.
Degli studi hanno dimostrato che circa 125.000 anni fa nella regione esaminata fino all’80 % degli esemplari di tridacna appartenevano alla specie descritta.
La ragione dell’enorme decimazione di questa specie sta sicuramente nel fatto che la sua diffusione in acque
estremamente basse ha reso facile alle persone, già durante i primi periodi di insediamento lungo la costa, la raccolta di questi esemplari a fini alimentari.
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chissà quando ne vedremo degli esemplari in commercio???
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