Ale87tv
12-12-2014, 00:39
Legni presi in natura e inseriti in acquario
Molto spesso si legge su fonti poco affidabili, che in acquario vanno inseriti solo "legni appositi". Falso. Però non vanno comunque bene tutti, e non vanno bene tutti subito!
Ci sono diversi rami, tronchi e radici che possono essere inseriti, previo trattamento forse un po' lungo, ma comunque semplice. In inverno e inizio primavera, gli agricoltori potano le siepi, e i calibri che interessano a noi sono spesso per loro degli scarti, però è sempre bene chiedere prima di prendere.
Sicuramente vanno bene:
Edera
Quercia
Ontano nero
Ontano bianco
Acero campestre
Nocciolo
Carpino
Azalea
Pioppo: dura poco ed è difficile farlo affondare, ma male non fa.
Non vanno bene sicuramente:
Conifere e altre resinosi
Dipende dai trattamenti fitosanitari subiti:
Vite
Olivo
Melo, pesco, ciliegio, pero.
Trattamento del legno:
Lasciando i legni all'aperto, pioggia e sole degradano le sostanze fermentescibili più rapidamente. Di contro saranno soggetti ad attacchi di tarli e altri xilofagi, che in fase di trattamento possono prolungare il rilascio di sostanze indesiderate e cattivo odore, bollendo e seccando il legno si risolve il problema. I cambi d'acqua nel contenitore vanno calibrati in base alla specie del legno e la degradazione preventiva. La bollitura, accelera il processo, solubilizzando le sostanze fermentescibili più velocemente.
Se al posto del secchio usate un laghetto, inserite delle lumache e queste puliranno al meglio i residui di corteccia.
Legno raccolto verde: scortecciatelo subito, si toglie molto rapidamente da verde. Dopodichè lasciatelo asciugare al sole o vicino a una stufa. Mettetelo a bagno in un secchio così la linfa verrà degradata. Cambiate l'acqua quando comincia a essere opaca. Seccare il legno, ribagnare. Ripetere finchè l'acqua nel secchio non rimane limpida. Più il legno è grosso, più linfa c'è, più tempo ci vuole.
Legno raccolto secco: rimuovere la corteccia il più possibile, poi mettere il legno a bagno in un secchio. Una volta che si è impregnato, rimuovere la corteccia rimanente, cambiare l'acqua e rimettere a macerare. Cambiate l'acqua, e lasciate seccare. Ribagnatelo e vedete se l'acqua rimane limpida (anche se ambrata).
Lavorare il legno:
poi ne aggiungo anche altre
Molto spesso si legge su fonti poco affidabili, che in acquario vanno inseriti solo "legni appositi". Falso. Però non vanno comunque bene tutti, e non vanno bene tutti subito!
Ci sono diversi rami, tronchi e radici che possono essere inseriti, previo trattamento forse un po' lungo, ma comunque semplice. In inverno e inizio primavera, gli agricoltori potano le siepi, e i calibri che interessano a noi sono spesso per loro degli scarti, però è sempre bene chiedere prima di prendere.
Sicuramente vanno bene:
Edera
Quercia
Ontano nero
Ontano bianco
Acero campestre
Nocciolo
Carpino
Azalea
Pioppo: dura poco ed è difficile farlo affondare, ma male non fa.
Non vanno bene sicuramente:
Conifere e altre resinosi
Dipende dai trattamenti fitosanitari subiti:
Vite
Olivo
Melo, pesco, ciliegio, pero.
Trattamento del legno:
Lasciando i legni all'aperto, pioggia e sole degradano le sostanze fermentescibili più rapidamente. Di contro saranno soggetti ad attacchi di tarli e altri xilofagi, che in fase di trattamento possono prolungare il rilascio di sostanze indesiderate e cattivo odore, bollendo e seccando il legno si risolve il problema. I cambi d'acqua nel contenitore vanno calibrati in base alla specie del legno e la degradazione preventiva. La bollitura, accelera il processo, solubilizzando le sostanze fermentescibili più velocemente.
Se al posto del secchio usate un laghetto, inserite delle lumache e queste puliranno al meglio i residui di corteccia.
Legno raccolto verde: scortecciatelo subito, si toglie molto rapidamente da verde. Dopodichè lasciatelo asciugare al sole o vicino a una stufa. Mettetelo a bagno in un secchio così la linfa verrà degradata. Cambiate l'acqua quando comincia a essere opaca. Seccare il legno, ribagnare. Ripetere finchè l'acqua nel secchio non rimane limpida. Più il legno è grosso, più linfa c'è, più tempo ci vuole.
Legno raccolto secco: rimuovere la corteccia il più possibile, poi mettere il legno a bagno in un secchio. Una volta che si è impregnato, rimuovere la corteccia rimanente, cambiare l'acqua e rimettere a macerare. Cambiate l'acqua, e lasciate seccare. Ribagnatelo e vedete se l'acqua rimane limpida (anche se ambrata).
Lavorare il legno:
poi ne aggiungo anche altre