Marimarco69
25-12-2014, 01:30
DARIO DARIO
NOME: Dario dario (Hamilton, 1822)
10426
ETIMOLOGIA: Dario : derivato dall' epiteto specifico della specie tipo (Dario) che a sua volta deriva dal suo nome Bangla, Darhi.
SINONIMI: Scarlet Badis, Labrus dario Hamilton, 1822; Badis dario (Hamilton, 1822); Badis Badis bengalensis Tomey 1999
CLASSIFICAZIONE:
Ordine : Perciformes
Famiglia : Badidae
DISTRIBUZIONE:
La distribuzione pare sia limitata al sistema di affluenti drenanti nel Bramaputra, in parte degli stati del West Bengala e dell'Assam. Probabilmente esteso anche nel Buthan.
Quando Hamilton ha descritto questa specie, lo ha fatto senza preservare nessun individuo, con la conseguenza di evitare la confusione con congeneri simili.
Kullander e Britz (2002) hanno designato un neotipo che è stato raccolto da una località il più vicino possibile a quella originale, vicino alla città di Raimana, nel western Assam.
La località del neotipo è "Janali river, Raimana 26°39’00″N, 89°58’00″E, Brahmaputra River drainage, Kokrajhar District, Assam, India"
1042710428
HABITAT: Abita genere corsi d'acqua poco profondi da 2 a 0,70-0,30 metri, chiari con substrati di sabbia o di ghiaia e crescite dense di vegetazione marginale e acquatica, comprendente Hygrophilia , Limnophila , Ottelia , Rotala e Vallisneria .
1042910430
ECOLOGIA: Pesce prevalentemente di cattura, da acquistare solo se si intende riprodurlo, un gioiello da custodire con cura.
IUCN: mancanza di dati;
Cites: non in lista.
DESCRIZIONE: Questo piccolo pesce la cui taglia da adulto del maschio non supera i 3 cm, ha una colorazione che varia dal rosato al rosso fuoco, a seconda dell'umore e del "grado gerarchico" che il singolo pesce ha all'interno del gruppo, Il rosso è attraversato da 7 righe verticali bianco/azzurre.
Le femmine presentano una livrea grigio/beige uniforme o con le bande indistinte, molto meno appariscente.
Raggi dorsali rigidi (totali): 12 - 14; Raggi dorsali morbidi (totali) 6-8; Raggi anali morbidi: 6-7; Vertebre: 24 - 25. Assenza di dentatura palatina. Squame nelle file trasversali 8.5. Pre-, Post-, e supraorbitale strisce presenti. Assenza di canali angoloarticulari laterali.
Nonostante sia annoverato tra i Labirintidi, non possiede il Labirinto e non può respirare aria atmosferica, cosa che fa discutere molto gli esperti riguardo la reale classificazione.
10431
DIMENSIONI ED ALLESTIMENTO VASCA: Le piccole dimensioni permettono di allestire una vasca da 45 cm per un maschio e più femmine, nel caso di maggior numero di maschi è preferibile non scendere sotto i 60 cm.
In entrambi i casi è necessario creare barriere visive con un intrico di rami, qualche sasso non calcareo e arrotondato, abbondante vegetazione e molto muschio, la vasca deve risultare molto "wild" e naturale. Il fondo è bene sia di sabbia fine non calcarea.
http://www.reefbastards.it/attachment.php?attachmentid=10941&d=1420668867
la vasca per i Dario dario di Anubias
VALORI DELL'ACQUA:
Temperatura: In natura dovrebbe variare da un minimo di 18 gradi ad un massimo di 25°C
pH: 6,5/6,8
Durezza:18° GH, KH 3 o 4
ALIMENTAZIONE: I Dario dario, date le loro minute dimensioni, si nutrono prevalentemente con cibo molto piccolo, si possono far sopravvivere con granulato/scaglie e surgelato ogni tanto, ma restano più in salute se ricevono cibo vivo, come i naupli d'artemia, dafnie, anguillole dell'aceto, microworms (che vengono divorati in pochi secondi), e surgelato vitaminizzato (Artemia, chironomus rossi "piccoli" o sminuzzati, Bosminae Longirostris ecc.). Di tanto in tanto,una fetta di zucchina sbollentata e spappolata in quantitativi minimi in vasca.
E' consigliato accoppiare caridine e Dario; le caridina aiutano a smaltire il cibo in eccesso e rilasciano ogni mesetto un sacco di larve, che diventano il cibo preferito dei dario.
RIPRODUZIONE: Pare che i Dario dario gradiscano la vegetazione come substrato di riproduzione.
L'allestimento, in fase di preparazione, dovrà tener conto di questo aspetto; sarà perciò nostra premura provvedere a piantumare fittamente la vasca e a introdurre in particolare vesicularia dubyana e riccia fluitans, le quali fungono da rifugio per pesci non dominanti e forniscono un substrato per la riproduzione molto gradito. Non dimentichiamo poi che queste piante diventeranno la principale "ancora di salvezza" delle larve, fornendo riparo e cibo (infusori prevalentemente).
Il corteggiamento di questi pesci vede il maschio rincorrere forsennatamente la femmina, la quale non disdegna le attenzioni del patner, Di tanto in tanto maschio e femmina si "girano intorno", nuotando, ed esibendo la livrea con pinne aperte all'inverosimile. Il maschio fa davvero il "pavone", e di tanto in tanto "scoda" un pò muovendo l'acqua intorno alla femmina.
E' molto difficile identificare le larve ed isolarle, a causa delle loro piccolissime dimensioni (che rendono il cibarle un problema) e della loro sensibilità all'inquinamento, da quanto si legge dai pochi siti degli appassionati sembra che la mortalità degli avannotti sia davvero elevata. Per ora, vi sono notizie discordanti sul fatto che i genitori predino la prole; c'é chi dice di sì, chi dice di no. Vi è da dire che l'atteggiamento tenuto dai maschi di Badis badis di curare per i primi tempi la prole, sembra non essere mantenuto dai Dario dario.
Pare, dalle diverse testimonianze di appassionati, che i genitori spesso e volentieri snobbino completamente la prole; viene pertanto consigliato generalemente di trasferire i genitori altrove dopo l'accoppiamento, cosa sicuramente non facile.
NOTE: Le informazioni riguardo questo grazioso pinnuto non sono molte, e sono molto discordanti tra loro, soprattutto se si parla di chimica dell'acqua e ciò fa pensare che sia piuttosto resistente ed adattabile, o piuttosto che a seconda del luogo di prelievo essi varino.
Questo non deve oscurare il fatto che la maggior parte degli esemplari che troviamo in commercio sia di cattura e che quindi vada allevato con una certa cura.
Non è di sicuro una specie "facile", per neofiti, o per coloro che vogliono un pesce da arredamento.
FONTI:
http://www.seriouslyfish.com/species/dario-dario/
Hamilton, F., 1822 - Edinburgh & London: i-vii + 1-405
An account of the fishes found in the river Ganges and its branches.
Britz, R. and S. O. Kullander, 2013 - Zootaxa 3731(3): 331-337
Dario kajal, a new species of badid fish from Meghalaya, India (Teleostei: Badidae).
Britz, R., A. Ali and S. Philip, 2012 - Zootaxa 3348: 63-68
Dario urops, a new species of badid fish from the Western Ghats, southern India (Teleostei: Percomorpha: Badidae).
Kullander, S. O. and R. Britz, 2002 - Ichthyological Exploration of Freshwaters 13(4): 295-372
Revision of the family Badidae (Teleostei: Perciformes), with description of a new genus and ten new species.
Rüber, L., R. Britz, S. O. Kullander and R. Zardoya, 2004 - Molecular Phylogenetics and Evolution 32(3): 1010-1022
Evolutionary and biogeographic patterns of the Badidae (Teleostei: Perciformes) inferred from mitochondrial and nuclear DNA sequence data.
http://www.fishbase.se/
esperienze allevatori
Google immagini.
NOME: Dario dario (Hamilton, 1822)
10426
ETIMOLOGIA: Dario : derivato dall' epiteto specifico della specie tipo (Dario) che a sua volta deriva dal suo nome Bangla, Darhi.
SINONIMI: Scarlet Badis, Labrus dario Hamilton, 1822; Badis dario (Hamilton, 1822); Badis Badis bengalensis Tomey 1999
CLASSIFICAZIONE:
Ordine : Perciformes
Famiglia : Badidae
DISTRIBUZIONE:
La distribuzione pare sia limitata al sistema di affluenti drenanti nel Bramaputra, in parte degli stati del West Bengala e dell'Assam. Probabilmente esteso anche nel Buthan.
Quando Hamilton ha descritto questa specie, lo ha fatto senza preservare nessun individuo, con la conseguenza di evitare la confusione con congeneri simili.
Kullander e Britz (2002) hanno designato un neotipo che è stato raccolto da una località il più vicino possibile a quella originale, vicino alla città di Raimana, nel western Assam.
La località del neotipo è "Janali river, Raimana 26°39’00″N, 89°58’00″E, Brahmaputra River drainage, Kokrajhar District, Assam, India"
1042710428
HABITAT: Abita genere corsi d'acqua poco profondi da 2 a 0,70-0,30 metri, chiari con substrati di sabbia o di ghiaia e crescite dense di vegetazione marginale e acquatica, comprendente Hygrophilia , Limnophila , Ottelia , Rotala e Vallisneria .
1042910430
ECOLOGIA: Pesce prevalentemente di cattura, da acquistare solo se si intende riprodurlo, un gioiello da custodire con cura.
IUCN: mancanza di dati;
Cites: non in lista.
DESCRIZIONE: Questo piccolo pesce la cui taglia da adulto del maschio non supera i 3 cm, ha una colorazione che varia dal rosato al rosso fuoco, a seconda dell'umore e del "grado gerarchico" che il singolo pesce ha all'interno del gruppo, Il rosso è attraversato da 7 righe verticali bianco/azzurre.
Le femmine presentano una livrea grigio/beige uniforme o con le bande indistinte, molto meno appariscente.
Raggi dorsali rigidi (totali): 12 - 14; Raggi dorsali morbidi (totali) 6-8; Raggi anali morbidi: 6-7; Vertebre: 24 - 25. Assenza di dentatura palatina. Squame nelle file trasversali 8.5. Pre-, Post-, e supraorbitale strisce presenti. Assenza di canali angoloarticulari laterali.
Nonostante sia annoverato tra i Labirintidi, non possiede il Labirinto e non può respirare aria atmosferica, cosa che fa discutere molto gli esperti riguardo la reale classificazione.
10431
DIMENSIONI ED ALLESTIMENTO VASCA: Le piccole dimensioni permettono di allestire una vasca da 45 cm per un maschio e più femmine, nel caso di maggior numero di maschi è preferibile non scendere sotto i 60 cm.
In entrambi i casi è necessario creare barriere visive con un intrico di rami, qualche sasso non calcareo e arrotondato, abbondante vegetazione e molto muschio, la vasca deve risultare molto "wild" e naturale. Il fondo è bene sia di sabbia fine non calcarea.
http://www.reefbastards.it/attachment.php?attachmentid=10941&d=1420668867
la vasca per i Dario dario di Anubias
VALORI DELL'ACQUA:
Temperatura: In natura dovrebbe variare da un minimo di 18 gradi ad un massimo di 25°C
pH: 6,5/6,8
Durezza:18° GH, KH 3 o 4
ALIMENTAZIONE: I Dario dario, date le loro minute dimensioni, si nutrono prevalentemente con cibo molto piccolo, si possono far sopravvivere con granulato/scaglie e surgelato ogni tanto, ma restano più in salute se ricevono cibo vivo, come i naupli d'artemia, dafnie, anguillole dell'aceto, microworms (che vengono divorati in pochi secondi), e surgelato vitaminizzato (Artemia, chironomus rossi "piccoli" o sminuzzati, Bosminae Longirostris ecc.). Di tanto in tanto,una fetta di zucchina sbollentata e spappolata in quantitativi minimi in vasca.
E' consigliato accoppiare caridine e Dario; le caridina aiutano a smaltire il cibo in eccesso e rilasciano ogni mesetto un sacco di larve, che diventano il cibo preferito dei dario.
RIPRODUZIONE: Pare che i Dario dario gradiscano la vegetazione come substrato di riproduzione.
L'allestimento, in fase di preparazione, dovrà tener conto di questo aspetto; sarà perciò nostra premura provvedere a piantumare fittamente la vasca e a introdurre in particolare vesicularia dubyana e riccia fluitans, le quali fungono da rifugio per pesci non dominanti e forniscono un substrato per la riproduzione molto gradito. Non dimentichiamo poi che queste piante diventeranno la principale "ancora di salvezza" delle larve, fornendo riparo e cibo (infusori prevalentemente).
Il corteggiamento di questi pesci vede il maschio rincorrere forsennatamente la femmina, la quale non disdegna le attenzioni del patner, Di tanto in tanto maschio e femmina si "girano intorno", nuotando, ed esibendo la livrea con pinne aperte all'inverosimile. Il maschio fa davvero il "pavone", e di tanto in tanto "scoda" un pò muovendo l'acqua intorno alla femmina.
E' molto difficile identificare le larve ed isolarle, a causa delle loro piccolissime dimensioni (che rendono il cibarle un problema) e della loro sensibilità all'inquinamento, da quanto si legge dai pochi siti degli appassionati sembra che la mortalità degli avannotti sia davvero elevata. Per ora, vi sono notizie discordanti sul fatto che i genitori predino la prole; c'é chi dice di sì, chi dice di no. Vi è da dire che l'atteggiamento tenuto dai maschi di Badis badis di curare per i primi tempi la prole, sembra non essere mantenuto dai Dario dario.
Pare, dalle diverse testimonianze di appassionati, che i genitori spesso e volentieri snobbino completamente la prole; viene pertanto consigliato generalemente di trasferire i genitori altrove dopo l'accoppiamento, cosa sicuramente non facile.
NOTE: Le informazioni riguardo questo grazioso pinnuto non sono molte, e sono molto discordanti tra loro, soprattutto se si parla di chimica dell'acqua e ciò fa pensare che sia piuttosto resistente ed adattabile, o piuttosto che a seconda del luogo di prelievo essi varino.
Questo non deve oscurare il fatto che la maggior parte degli esemplari che troviamo in commercio sia di cattura e che quindi vada allevato con una certa cura.
Non è di sicuro una specie "facile", per neofiti, o per coloro che vogliono un pesce da arredamento.
FONTI:
http://www.seriouslyfish.com/species/dario-dario/
Hamilton, F., 1822 - Edinburgh & London: i-vii + 1-405
An account of the fishes found in the river Ganges and its branches.
Britz, R. and S. O. Kullander, 2013 - Zootaxa 3731(3): 331-337
Dario kajal, a new species of badid fish from Meghalaya, India (Teleostei: Badidae).
Britz, R., A. Ali and S. Philip, 2012 - Zootaxa 3348: 63-68
Dario urops, a new species of badid fish from the Western Ghats, southern India (Teleostei: Percomorpha: Badidae).
Kullander, S. O. and R. Britz, 2002 - Ichthyological Exploration of Freshwaters 13(4): 295-372
Revision of the family Badidae (Teleostei: Perciformes), with description of a new genus and ten new species.
Rüber, L., R. Britz, S. O. Kullander and R. Zardoya, 2004 - Molecular Phylogenetics and Evolution 32(3): 1010-1022
Evolutionary and biogeographic patterns of the Badidae (Teleostei: Perciformes) inferred from mitochondrial and nuclear DNA sequence data.
http://www.fishbase.se/
esperienze allevatori
Google immagini.