Fra91
13-04-2014, 11:03
Salve ragazzi, apro questa discussione per descrive l'ormai famoso termostato STC-1000.
Da un paio d'anni utilizzo un paio di suddetti termostati senza alcun problema. Col tempo mi sono reso conto che controllare la temperatura nei nostri acquari è più semplice in inverno che in estate, mi spiego meglio: in inverno tariamo il nostro riscaldatore sulla temperatura desiderata e, salvo intoppi, siamo a posto, mentre in estate le temperature salgono ben oltre quelli che sono i limiti tollerate dalle nostre vasche. Esistono al momento due rimedisicuri per combattere tale problematica: l'uso di ventole e/o l'uso di un refrigeratore. Quest'ultimo è dotato di un unità esterna a se stante al cui interno vi è un dispositivo (soolitamente un compressore frigo+scambiatore) che ci permette di abbassare la temperatura dell'acqua delle nostre vasche. Il rimedio poco costoso, ovvero l’utilizzo delle ventole, serve a favorire l’evaporazione e quindi di conseguenza il calo della temperatura; questo è un processo termico durante il quale soffiando aria, con le ventole, sul pelo d’acqua, altro non facciamo che spostare l’aria già a contatto con l’acqua che è già ricca d’umidità, così facendo l’ulteriore aria apportata “strapperà” altro vapore acqueo, facendo diminuire la temperatura del fluido, questa è la descrizione più blanda del processo di scambio termico. Tornando al discorso principale durante l’estate non sono riuscito a mantenere una temperatura costante poiché accendevo le ventole e le spegnevo manualmente o tramite un timer che le teneva accese per mezz’ora ogni ora; in questo modo ovviamente c’erano sempre delle non piacevoli oscillazioni di temperatura, a quel punto ho iniziato a spulciare qua e là info su termoregolazione ecc, fino a imbattermi in un interessante oggetto: lo STC-1000. Un termostato, diproduzione chinese, capace di pilotare sia riscaldamento sia refrigerazione.
L’oggetto in questione è il seguente: (tutte foto di mia proprietà)
http://s19.postimg.org/g5fmnd93z/DSC02705.jpg (http://postimg.org/image/g5fmnd93z/)http://s18.postimg.org/4st29m9px/DSC02701.jpg (http://postimg.org/image/4st29m9px/)http://s15.postimg.org/m230e0s07/DSC02702.jpg (http://postimg.org/image/m230e0s07/)http://s8.postimg.org/cf2y60cz5/DSC02703.jpg (http://postimg.org/image/cf2y60cz5/)
Come si evince dall’ultima foto (posteriore) vi è una morsettiera alla quale collegare (partendo da sinistra) Corrente domestica 220 V; sonda temperatura (compreso con il termostato); riscaldamento; refrigeramento.
Il funzionamento del termostato è molto semplice: rileva la temperatura tramite il sensore, se questa è maggiore di quella impostata chiude il contatto per il refrigeramento, viceversa in caso la temperatura rilevata sia inferiore a quella da noi impostata chiude il circuito inerente il riscaldamento. Sul pannello anteriore ci sono quattro tasti, uno per l’accensione/spegnimento e gli altri tre per le impostazioni; premendo il tasto S si accede al pannello impostazioni, dal quale è possibile impostare: temperatura desiderata, intervallo di temperature d’innesco, ritardo dell’innesco e taratura della sonda. Quest’ultima opzione va utilizzata qualora si voglia eseguire una calibrazione manuale; nel mio caso io ho impostato un valore di -0,3°C, poiché inserendo la sonda in un bicchiere contenente acqua+ghiaccio mi dava un valore di 0,3°C anziché 0°C. Il termostato è realizzato don due relè da 10A, quindi su ogni presa potremo andare a collegare un carico di max 2,2 kw, per potenze superiori basta utilizzare un adeguato relè esterno.
Per l’assemblaggio del termostato ho realizzato uno scatolato, in cui alloggiare il termostato e coprire tutta la parte elettrica (questo in foto è il mio primo realizzato, il secondo è stato inserito in una scatola ermetica per elettricisti, cosa che consiglio vivamente). A seconda delle situazioni particolari, ovviamente, il termostato può essere installato su un pannello anche.
http://s19.postimg.org/t0nma4odb/DSC02709.jpg (http://postimg.org/image/t0nma4odb/)http://s19.postimg.org/p1qerazq7/DSC02706.jpg (http://postimg.org/image/p1qerazq7/)http://s19.postimg.org/4vmwsf42n/DSC02708.jpg (http://postimg.org/image/4vmwsf42n/)
Una volta preparato il tutto sono passato al collegamento elettrico, utilizzando il seguente schema:
http://s19.postimg.org/q3wgfha3j/438491366_o.jpg (http://postimg.org/image/q3wgfha3j/)
Per effettuare la cablatura è necessario poco materiale:
1mt di cavo elettrico con tre fili interni; 50cm di filo elettrico blu, 50 cm di filo elettrico nero/marrone, 40cm di filo elettrico giallo, due morsetti a cappuccio, una spina elettrica maschio, due prese elettriche femmine.
Riporto di seguito il procedimento passo passo per effettuare i collegamenti, ho scritto tutto per cercare di essere il più chiaro possibile anche per chi è poco pratico in fai da te.
1) Prendi un cavo elettrico con tre fili interni, ci attachi una classica spina da una parte mentre dall'altra spelli i tre fili, che di solito sono nero/marrone, blu e giallo, quest'ultimo è il filo di massa ed è quello che si collega al centro nelle spine e nelle prese.
2) prendi il filo blu (al cavo al quale hai applicato la spina) e alla sua estremità spellata ci attachi altri tre spezzoni di filo elettrico blu da 10cm ciascuno, poi stringi il tutto e ci metti sopra un morsetto a cappuccio.
3) come sopra però con il filo nero/marrone, però uno da 10cm e due da 20cm.
4) come sopra con il filo giallo, ma questa volta bastano solo due spezzoni di filo giallo da 20cm ciascuno.
5) prendi i fili blu: uno lo metti nel morsetto 1, l'altro filo del morsetto 5 e l'ultimo nel morsetto 7.
6) prendi i fili neri/marroni: uno lo metti nel morsetto 2 (quello più corto da 10cm), il secondo filo lo colleghi ad una presa (una di quelle alle estremità delle prolunche con i buchi per capirci), poi prendi il terzo filo e lo colleghi alla seconda presa.
7) prendi i fili gialli e ne colleghi uno ad una presa e l'altro filo all'altra presa.
8) prendi altri due spezzoni di filo elettrio (due spezzoni da 10cm ciascuno dal restante filo elettrico blu acquistato) e gli collegni tra il morsetto 6 e la prima presa (alla quale avrai già collegato il filo nero/marrone ed il filo giallo) la stessa cosa per il morsetto 8 e la seconda presa.
9) colleghi la sonda.
10) colloca il tutto in una scatola rigida meglio di materiale che non tema calore ed umidità.
Ed ecco quello che ho ottenuto (non fate caso ai colori dei fili, io ho utilizzato ciò che avevo in casa):
http://s19.postimg.org/4zlbmeyxr/DSC02710.jpg (http://postimg.org/image/4zlbmeyxr/)http://s19.postimg.org/e5z0vyesf/DSC02711.jpg (http://postimg.org/image/e5z0vyesf/)
A questo punto ho inserito il tutto nella scatola, l’ho chiusa per bene e ho provveduto a sistemare le prese sul retro:
http://s19.postimg.org/u6w7mo21r/DSC02712.jpg (http://postimg.org/image/u6w7mo21r/)http://s19.postimg.org/cuvv188kf/DSC02713.jpg (http://postimg.org/image/cuvv188kf/)http://s19.postimg.org/a22nh787z/DSC02714.jpg (http://postimg.org/image/a22nh787z/)
Ed ecco il risultato finale:
http://s19.postimg.org/l47qfn2an/DSC02715.jpg (http://postimg.org/image/l47qfn2an/)http://s19.postimg.org/a3clama1r/DSC02716.jpg (http://postimg.org/image/a3clama1r/)
Alla prima accensione ho impostato tramite il menu una temperatura di 25°C, uno scarto di accensione di 0,3°C (il minimo), un ritardo d’accensione di 1min (è il minimo ma in realtà parte immediatamente, non ho ancora capito come funziona questo parametro) e ho effettuato la taratura come citato sopra.
Appena la temperatura Scende a 24,7 fa partire il riscaldatore, che a 25 si spegne poi; mentre quando arriva a 25,3 fa partire la ventola fino a quando la temperatura non ritorna a 25. Ovviamente ogniuno di noi collegherà al termostato il sistema di riscaldamento/refrigerazione che più piace.
Mi ritengo davvero soddisfatto di quest’acquisto, ecco come lo vedo ora:
http://s19.postimg.org/5wrqvaafz/DSC02717.jpg (http://postimg.org/image/5wrqvaafz/)
Spero di esser stato chiaro nel descrivere il tutto, se avete bisogno di altre info io resto a disposizione di chiunque.
Da un paio d'anni utilizzo un paio di suddetti termostati senza alcun problema. Col tempo mi sono reso conto che controllare la temperatura nei nostri acquari è più semplice in inverno che in estate, mi spiego meglio: in inverno tariamo il nostro riscaldatore sulla temperatura desiderata e, salvo intoppi, siamo a posto, mentre in estate le temperature salgono ben oltre quelli che sono i limiti tollerate dalle nostre vasche. Esistono al momento due rimedisicuri per combattere tale problematica: l'uso di ventole e/o l'uso di un refrigeratore. Quest'ultimo è dotato di un unità esterna a se stante al cui interno vi è un dispositivo (soolitamente un compressore frigo+scambiatore) che ci permette di abbassare la temperatura dell'acqua delle nostre vasche. Il rimedio poco costoso, ovvero l’utilizzo delle ventole, serve a favorire l’evaporazione e quindi di conseguenza il calo della temperatura; questo è un processo termico durante il quale soffiando aria, con le ventole, sul pelo d’acqua, altro non facciamo che spostare l’aria già a contatto con l’acqua che è già ricca d’umidità, così facendo l’ulteriore aria apportata “strapperà” altro vapore acqueo, facendo diminuire la temperatura del fluido, questa è la descrizione più blanda del processo di scambio termico. Tornando al discorso principale durante l’estate non sono riuscito a mantenere una temperatura costante poiché accendevo le ventole e le spegnevo manualmente o tramite un timer che le teneva accese per mezz’ora ogni ora; in questo modo ovviamente c’erano sempre delle non piacevoli oscillazioni di temperatura, a quel punto ho iniziato a spulciare qua e là info su termoregolazione ecc, fino a imbattermi in un interessante oggetto: lo STC-1000. Un termostato, diproduzione chinese, capace di pilotare sia riscaldamento sia refrigerazione.
L’oggetto in questione è il seguente: (tutte foto di mia proprietà)
http://s19.postimg.org/g5fmnd93z/DSC02705.jpg (http://postimg.org/image/g5fmnd93z/)http://s18.postimg.org/4st29m9px/DSC02701.jpg (http://postimg.org/image/4st29m9px/)http://s15.postimg.org/m230e0s07/DSC02702.jpg (http://postimg.org/image/m230e0s07/)http://s8.postimg.org/cf2y60cz5/DSC02703.jpg (http://postimg.org/image/cf2y60cz5/)
Come si evince dall’ultima foto (posteriore) vi è una morsettiera alla quale collegare (partendo da sinistra) Corrente domestica 220 V; sonda temperatura (compreso con il termostato); riscaldamento; refrigeramento.
Il funzionamento del termostato è molto semplice: rileva la temperatura tramite il sensore, se questa è maggiore di quella impostata chiude il contatto per il refrigeramento, viceversa in caso la temperatura rilevata sia inferiore a quella da noi impostata chiude il circuito inerente il riscaldamento. Sul pannello anteriore ci sono quattro tasti, uno per l’accensione/spegnimento e gli altri tre per le impostazioni; premendo il tasto S si accede al pannello impostazioni, dal quale è possibile impostare: temperatura desiderata, intervallo di temperature d’innesco, ritardo dell’innesco e taratura della sonda. Quest’ultima opzione va utilizzata qualora si voglia eseguire una calibrazione manuale; nel mio caso io ho impostato un valore di -0,3°C, poiché inserendo la sonda in un bicchiere contenente acqua+ghiaccio mi dava un valore di 0,3°C anziché 0°C. Il termostato è realizzato don due relè da 10A, quindi su ogni presa potremo andare a collegare un carico di max 2,2 kw, per potenze superiori basta utilizzare un adeguato relè esterno.
Per l’assemblaggio del termostato ho realizzato uno scatolato, in cui alloggiare il termostato e coprire tutta la parte elettrica (questo in foto è il mio primo realizzato, il secondo è stato inserito in una scatola ermetica per elettricisti, cosa che consiglio vivamente). A seconda delle situazioni particolari, ovviamente, il termostato può essere installato su un pannello anche.
http://s19.postimg.org/t0nma4odb/DSC02709.jpg (http://postimg.org/image/t0nma4odb/)http://s19.postimg.org/p1qerazq7/DSC02706.jpg (http://postimg.org/image/p1qerazq7/)http://s19.postimg.org/4vmwsf42n/DSC02708.jpg (http://postimg.org/image/4vmwsf42n/)
Una volta preparato il tutto sono passato al collegamento elettrico, utilizzando il seguente schema:
http://s19.postimg.org/q3wgfha3j/438491366_o.jpg (http://postimg.org/image/q3wgfha3j/)
Per effettuare la cablatura è necessario poco materiale:
1mt di cavo elettrico con tre fili interni; 50cm di filo elettrico blu, 50 cm di filo elettrico nero/marrone, 40cm di filo elettrico giallo, due morsetti a cappuccio, una spina elettrica maschio, due prese elettriche femmine.
Riporto di seguito il procedimento passo passo per effettuare i collegamenti, ho scritto tutto per cercare di essere il più chiaro possibile anche per chi è poco pratico in fai da te.
1) Prendi un cavo elettrico con tre fili interni, ci attachi una classica spina da una parte mentre dall'altra spelli i tre fili, che di solito sono nero/marrone, blu e giallo, quest'ultimo è il filo di massa ed è quello che si collega al centro nelle spine e nelle prese.
2) prendi il filo blu (al cavo al quale hai applicato la spina) e alla sua estremità spellata ci attachi altri tre spezzoni di filo elettrico blu da 10cm ciascuno, poi stringi il tutto e ci metti sopra un morsetto a cappuccio.
3) come sopra però con il filo nero/marrone, però uno da 10cm e due da 20cm.
4) come sopra con il filo giallo, ma questa volta bastano solo due spezzoni di filo giallo da 20cm ciascuno.
5) prendi i fili blu: uno lo metti nel morsetto 1, l'altro filo del morsetto 5 e l'ultimo nel morsetto 7.
6) prendi i fili neri/marroni: uno lo metti nel morsetto 2 (quello più corto da 10cm), il secondo filo lo colleghi ad una presa (una di quelle alle estremità delle prolunche con i buchi per capirci), poi prendi il terzo filo e lo colleghi alla seconda presa.
7) prendi i fili gialli e ne colleghi uno ad una presa e l'altro filo all'altra presa.
8) prendi altri due spezzoni di filo elettrio (due spezzoni da 10cm ciascuno dal restante filo elettrico blu acquistato) e gli collegni tra il morsetto 6 e la prima presa (alla quale avrai già collegato il filo nero/marrone ed il filo giallo) la stessa cosa per il morsetto 8 e la seconda presa.
9) colleghi la sonda.
10) colloca il tutto in una scatola rigida meglio di materiale che non tema calore ed umidità.
Ed ecco quello che ho ottenuto (non fate caso ai colori dei fili, io ho utilizzato ciò che avevo in casa):
http://s19.postimg.org/4zlbmeyxr/DSC02710.jpg (http://postimg.org/image/4zlbmeyxr/)http://s19.postimg.org/e5z0vyesf/DSC02711.jpg (http://postimg.org/image/e5z0vyesf/)
A questo punto ho inserito il tutto nella scatola, l’ho chiusa per bene e ho provveduto a sistemare le prese sul retro:
http://s19.postimg.org/u6w7mo21r/DSC02712.jpg (http://postimg.org/image/u6w7mo21r/)http://s19.postimg.org/cuvv188kf/DSC02713.jpg (http://postimg.org/image/cuvv188kf/)http://s19.postimg.org/a22nh787z/DSC02714.jpg (http://postimg.org/image/a22nh787z/)
Ed ecco il risultato finale:
http://s19.postimg.org/l47qfn2an/DSC02715.jpg (http://postimg.org/image/l47qfn2an/)http://s19.postimg.org/a3clama1r/DSC02716.jpg (http://postimg.org/image/a3clama1r/)
Alla prima accensione ho impostato tramite il menu una temperatura di 25°C, uno scarto di accensione di 0,3°C (il minimo), un ritardo d’accensione di 1min (è il minimo ma in realtà parte immediatamente, non ho ancora capito come funziona questo parametro) e ho effettuato la taratura come citato sopra.
Appena la temperatura Scende a 24,7 fa partire il riscaldatore, che a 25 si spegne poi; mentre quando arriva a 25,3 fa partire la ventola fino a quando la temperatura non ritorna a 25. Ovviamente ogniuno di noi collegherà al termostato il sistema di riscaldamento/refrigerazione che più piace.
Mi ritengo davvero soddisfatto di quest’acquisto, ecco come lo vedo ora:
http://s19.postimg.org/5wrqvaafz/DSC02717.jpg (http://postimg.org/image/5wrqvaafz/)
Spero di esser stato chiaro nel descrivere il tutto, se avete bisogno di altre info io resto a disposizione di chiunque.