Si bello sul serio,ne hanno da reef International ed ero tentato di prenderlo.....ora un pò meno
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Ciao, aggiorno dopo 2 mesi di peripezie.
I dino sono tornati prepotentemente alla carica, subito dopo gli ultimi aggiornamenti. Hanno riempito dapprima il fondo, poi hanno iniziato ad attaccare rocce, pesci e animali.
Ho passato giornate intere (lavoro in smart working quindi sono a casa tutto il giorno) a soffiare con un turkey baster su rocce e sps. Incredibile la velocità di diffusione delle “canaglie”: ripulivo un animale e dopo 10 minuti (non scherzo) era tutto come prima. Al mattino, appena accese le luci, trovavo una fitta ragnatela di dino su diversi sps, con la luce le cose peggioravano.
Nel frattempo ho letto parecchio sul web sui dinoflagellati: trattati, ricerche, studi (alcuni interessanti sul Mar Adriatico), discussioni ed esperienze su forum.
Ho trovato un thread su R2R molto molto lungo ma davvero utile.
Purtroppo ne esistono di diversi tipi ed i rimedi non sono sempre uguali. Motivo per cui, un rimedio che funziona nella mia vasca potrebbe non essere valido per la vasca di un altro utente.
Punto cardine è quindi la classificazione. Ho acquistato quindi un microscopio (incredibile come funzionino bene, anche quelli giocattolo da 19 euro su Amazon) e ho fatto un paio di rilevazioni (foto e video) per capire quale fosse la specie dominante (perché spesso son più di una) nella mia vasca.
Risultato inequivocabile: Ostreopsis, ovvero il tipo che più comunemente porta a perdite di vasche.
In generale, un rimedio che vale per tutte le tipologie è l’innalzamento del ph (tutti i rimedi che possono servire ad alzarlo, risultano quindi di aiuto).
Una seconda azione è quella di abbassare il Redfiled, alzando il valore di PO4 (molto interessante lo studio di cui parlavo prima, effettuato da biologi che hanno studiato il fenomeno nel nostro Mar Adriatico e che hanno verificato che, nella fase di bloom, avere un RR basso aiuti nella risoluzione assieme ad un temperatura più bassa possibile).
Ho provato a usare queste due armi e ho notato timidi miglioramenti, ma il problema era ormai troppo diffuso.
L’azione segnalata come risolutiva, nel caso di Ostreopsis, è quello dell’utilizzo di una lampada UV. Rimedio che ho tenuto come ultima possibilità, in quanto ho sempre avuto parecchio remora ad inserirla in vasca per gli effetti secondari a cui porterebbe.
Nel frattempo la mia tenuis blu, chiusa ormai da parecchi giorni, ha cominciato a usurarsi (il tessuto attaccato dai dino si assottigliava e poi si andava in rtn) e il mio leuco (strapieno di puntini come tutti gli altri pesci) è passato a miglior vita.
A quel punto ho deciso di attivare la lampada, ormai non avevo più nulla da perdere, stavano peggiorando tutti gli altri animali e i pesci.
Come da protocollo, per i primi 3 giorni nulla, come se non l’avessi inserita. Dal quarto, ho cominciato a vedere miglioramenti, sempre maggiori. All’ottavo il 60% dei dino erano spariti, al decimo il 90%.
Ho tenuto acceso fino al tredicesimo giorno 24/7, poi 12/7 per poi passare a 4/7. Al 16 giorno ho spento definitivamente.
Nel frattempo ho dosato batteri a iosa, quotidianamente.
I 4 retrofasciatus e il labride (infettati dalla malattia dei puntini, prima che inserissi la lampada) erano completamente coperti e sono passati a miglior vita. Lo xanthurum, miracolosamente, pare si sia ripreso alla grande ed è l’unico sopravvisuto oltre alla salarias. Pensare che entrambi hanno mangiato per settimane i dino (pizzicavano vetri e rocce, seppur sempre meno) e sembrano essersi salvati, mentre il labride e i retrofasciata hanno preso la malattia indirettamente e sono morti.
Mi scuso per la prolissità, sono sceso nei particolari sperando che la mia esperienza possa essere di aiuto a chiunque si ritrovi nella mia situazione e possa essere di ausilio.
Qualora qualcuno avesse necessità di ulteriori specifiche sulla gestione dell’UV (importantissimo il wattaggio da usare e il flusso), chieda pure senza remore.
Questa è la situazione della mia vasca in questo momento. Sarebbe il momento di inserire lentamente pesci e animali, ma la triste situazione in cui ci troviamo non lo permette.
Provo ad aggiungere anche foto (purtroppo davvero di pessima qualità, i colori sono decisamente più marcati) e gif sull’Ostreopsis che ha attaccato la mia vasca.
Allegato 43076
Allegato 43075
Molto bella! Peccato per le perdite, ma a volte i dino sono davvero un flagello. So che non hai avuto problemi di silicati, quindi la causa rimane un mistero (forse avere tolto lo skimmer con vasca non del tutto matura?). Cmq l'importante è aver risolto: penso che hai fatto bene a usare la lampada uv, che tra l'altro elimina solo i batteri in acqua e non quelli su substrato, quindi il dsb è salvo.
Che peccato,infatti sarebbe interessante scoprire la causa,e la loro comparsa dopo mesi,come detto li ho avuti anche io per un paio di settimane,scomparsi grazie anche all aiuto di in appassionato che conosci,che mi ha suggerito zeozym con batteri,due dosaggi spariti.per curiosità tu avevi lavato la sabbia ati prima di inserirla,?io credo sia fondamentale lavarla strabene prima dell inserimento,però e solo una mia idea.in compenso la tua vasca per struttura rocciata sabbia a vista una volta a regime sarà uno spettacolo.un saluto
Esatto, avevo misurato sia silicati in acqua RO che in vasca. Unica possibilità sarebbe quella della sabbia che rilasci silicati che alimentano i dino, col risultato di vedere zero quando in realtà è uno zero "dinamico" (definiamolo cosi) ovvero uno zero letto che deriva da un flusso continuo di silicati assorbiti.
Al netto di questa spiegazione, la presenza di dino potrebbe davvero essere dovuta ad aver tolto lo skimmer con vasca non del tutto matura.
Attualmente lo skimmer che ho rinserito, gia assai sottodimensionato, sta trattando per altro poca acqua, andando a bassi regimi. E' un vecchio bipompa, preso di proposito proprio per poter gestire il volume di acqua trattato (utilizza "solamente" 450 lt/h di aria, ben poco rispetto agli attuali mostri).
Per quanto rigurda l'utilizzo della lampada Uv, concordo su quanto dici: il motivo per cui mi sono tranquillizato e l'ho inserita , risiede proprio nel fatto che vengono eliminati tutti i batteri e le alghe presenti in colonna ma non quelli dei filtri (ovvero dsb e percolatore). Quando dosavo batteri ne inserivo comunque anche nel percolatore, giusto per essere sicuro che almeno dsb e biologico fossero attivi.
Ora stanno cominciando a riprodursi tutti quegli strani tubolari che emettono un fine filamento per catturare particelle, come avveniva prima del manifestarsi dei dino.
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Grazie.
avevo usato lo zym 4 volte, nemmeno scalfiti...purtroppo.
La sabbia è stata lavata in 7 ore di lavoro in giardino (un lavoraccio davvero), lavata due volte (una prima abbondamente con acqua dolce, poi filtrata con un setaccio e lavata con acqua RO).
A ok,ovviamente avendone una quantità irrisoria rispetto a te,io l'ho lavata e filtrata con un filtro esterno ,caricato a lana e carbone,rimestandola ogni giorno per circa 20giorni cambiando acqua spesso sempre osmosi,in più ho usato acqua matura tutta ,e rocce vive che avevo già nell' altra vasca,per questo almeno nel mio caso penso che non possa essere stata che la sabbia.che flusso e settaggio lt hai usato per la lampada uv?sentivo un Wat per ogni 10lt e flusso intorno ai 600 LT ora.un saluto
Per i dino servono in effetti wattaggi molto alti, rispetto a quelli usati normalmente per le lampade UV.
Corretto, 0.8-1 watt per 10 lt. Il flusso deve essere uguale 1.4-max 2 volte il volume della vasca.
Che bel lavoro che hai fatto con la sabbia...io avrei dovuto impiegare un mese
@Bach
ho notato che con questa gestione gli animali colano molto di più rispetto ad un classico berlinese o anche a gestioni diverse (ho avuto una vasca zeovit per 5 anni).
A cosa pensi sia dovuta, la cosa? Possibilità di avere cibo a disposizione in abbondanza e valori bassi? o cosa altro?
Come mai tendono quasi più a colare che a crescere (nel senso che crescono eccome, ma le colate sono proprio fuori dal comune)
Perchè hanno a disposizione più cibo organico. In molti si sono ormai scordati che i coralli si nutrono anche per via eterotrofa. Quanto alla crescita verticale, aspetta 6 mesi, poi mi dirai...
Certamente, per cibo intedevo propio quello organico.
Guarda cosa mi ritrono sui vetri...a centinaia...
Allegato 43278